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  • Immagine del redattorePietro Suglia

Piramidi e Alieni

Aggiornamento: 14 dic 2022

<< Ma poi, cosa cambia conoscere l'origine delle Piramidi? >>


Foto @andre_zedd



La serata parte come una delle tante, venti cristiani (e non) nella stessa stanza che dopo una cena abbondante si dividono in gruppetti a parlare di questo o di quello. Qualcuno tira fuori giochi di società, altri guardano la partita dei mondiali davanti ad una birra, altri ancora si svaccano sul divano. Mi cade l’occhio su due ragazzi che guardano delle foto al computer, sono due fotografi e non mi faccio scappare l’occasione di scambiare quattro chiacchiere. Le foto, scattate da @Andre_zedd, ritraggono il tempio di Segesta in tutta la sua imponenza. Si unisce alla visione anche Davide, il Cata, che dopo essersi complimentato per la bellezza degli scatti aggiunge un commento “tecnico”:

<<Che poi, hai idea di quanto pesino quei singoli blocchi di pietra? Ti sei mai chiesto come hanno fatto a costruirlo sto cazzo di tempio?>> La domanda innesca una escalation di botte e risposte tra Davide e altri interessati che nel sentire accendersi la conversazione si uniscono al dibattito.

Ben presto tutta la sala è focalizzata su questa unica grande domanda: come cazzo li hanno costruiti?!


@andre_zedd

Le risposte più scontate fioccano immediatamente, seguite altrettanto rapidamente dai ragionamenti di chi ha lavorato per anni in ambito edile, il Cata:

<<Eh ma loro avevano a disposizione gli schiavi, un sacco di forza lavoro>>

<< Ma quali schiavi! Servono almeno cento persone per sollevare un blocco del genere, come fai a metterle tutte insieme intorno ad una pietra di soli due metri di diametro!?>>

<<Per trasportare i blocchi usavano sistemi fluviali>>

<<Ma la cava da dove estraevano i blocchi è a trenta km di distanza e ad una quota inferiore del tempio, come potevano deviare il corso del fiume? Ma poi hai idea di quanto sia complesso deviare un fiume? A momenti fanno fatica i nostri macchinari di gru e camion per spostare i blocchi di pietra, come è possibile che le abbiano fatte loro con corde e legni? E soprattutto, è possibile che non ci siano testimonianze delle strumentazioni che usavano?>>


Il Cata si infervora sempre di più e nella sua arringa attinge a tutte le sue doti di oratore passionale per esporre le sue osservazioni. << E’ mai possibile che in Egitto abbiano costruito le piramidi, strutture enormi, con cunicoli e passaggi segreti incredibilmente intricati e geometrie perfette, ma che sapessero disegnare solo in 2D? (Segue sonora risata nel vedere il Cata girarsi di profilo, piegare gomiti e polsi e camminare per la stanza come un antico egizio) >>


(Per leggere l'ultima teoria sulla costruzione delle piramidi: https://www.corriere.it/scienze/14_maggio_02/ecco-come-egiziani-costruirono-piramidi-39729c00-d1e7-11e3-8ed3-fdcfbf1b09b2.shtml )

Ormai il dibattito ha contagiato tutta la sala ma dal lato opposto sembra che non la pensino esattamente come lui:

<<Eh dai, allora chi le ha costruite? Vuoi dire i marziani? Sei un complottista?>>

<<Ma poi tu cosa ne sai delle reali tecnologie che avevano un tempo? Magari erano molto più avanzati di noi>>

<<E’ sicuro che c’erano architetti incredibilmente bravi ma che non volevano far trapelare il loro sapere>>


Il Cata ha una risposta per ogni obiezione ma la stanza ormai è in fermento e le fazioni si delineano, sembra Davide contro Golia o meglio, contro tutti.

Forse perché chi ha le idee più scomode di solito è sempre in minoranza, o forse perché la maggioranza delle persone non è abbastanza curiosa da porsi domande e si ferma a quanto sentito dalla maestra delle elementari.


Forse il vero punto della questione è capire perché si preferisca raccontare la favola dei mille schiavi che fanno rotolare blocchi di pietra pesanti quintali su tronchi di legno per kilometri infiniti risalendo colline sterrate piuttosto che ammettere che gli archeologi ancora non abbiano compreso come questi monumenti incredibili possano essere stati costruiti con le tecnologie dell’epoca. E dunque, fino a prova contraria, possono essere vere tutte le ipotesi di questo mondo. Anzi, di questo universo.


La discussione prende così una nuova piega, più sociale questa volta. << Non è forse più facile controllare le masse raccontando fiabe dal finale felice, piuttosto che educare i bambini nelle scuole ad un pensiero critico? Non è forse più arricchente essere mentalmente aperti a tutte le possibilità, anche le più remote, piuttosto che accantonare la questione esclamando “Va Beh, in qualche modo avranno fatto”? >>


@pietro_suglia_ph

Nel mezzo di questa bufera senza moderatore, un ragazzo inglese mi si avvicina in disparte chiedendo spiegazioni della discussione che sta avvenendo. Dopo avergli tradotto a grandi linee la questione se ne esce con una domanda: << Ma alla fine a noi cosa cambia sapere come sono state create le Piramidi o i templi? >>


Ci penso un pò su. Non mi aspettavo questa domanda. Forse, è semplicemente per conoscere le nostre radici. Effettivamente, se oggi venissi in possesso della Stele di Rosetta in versione “Edilizia piramidale, Dieci modi +1 per costruire la tua tomba triangolare” ed avessi tutte le risposte alle domande della serata la mia vita cambierebbe ben poco. Certo, un paio di minuti da grande saggio divulgatore me li prenderei, ma nella sostanza non cambierebbe molto.

Eppure studiosi ed archeologi continuano ad indagare su fatti successi migliaia di anni fa. Perchè? E’ davvero così importante? Forse no, forse è solo un desiderio insito nel uomo conoscere il proprio passato e futuro. D’altra parte la fonte principale di problemi psicologici nelle persone sono dovute in un modo o nell’altro alla relazione che abbiamo da bambini con i genitori, ovvero, con le nostre radici. Potrebbe quindi essere importante scoprire la nostra origine, qualunque essa sia, per poter comprendere meglio il nostro presente e direzionare il nostro futuro su questa terra. Magari verso una convivenza più sostenibile con le natura. Ecco, da oggi vedrò gli scienziati e Archeologi un pò come gli psicologi della società in cerca di risposte del passato, presente e di madre natura per poter affrontare più consapevolmente il futuro. …e se un giorno scoprissimo che in passato esistevano civiltà molto più evolute di quanto pensiamo? Se fossimo su questa terra per via di un esperimento alieno o per puro caso, cambierebbe qualcosa nella nostra vita? E se si, perchè?


Ok, fin troppe domande nascono da questa serata, o meglio, da un pezzo di roccia. Ma una cosa mi è chiara, se avessimo avuto già tutte le risposte queste ore non sarebbero state così accese ed interessanti…quindi forse, in fin dei conti, è bello anche non sapere proprio tutto e godersi il presente in compagnia di qualche amico e una birra, purché si continui ad essere curiosi.



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